9 aprile 2020
Giovedì
Santo
Buona entrata nel
Triduo Sacro da cui prende origine e linfa tutta la nostra fede
amiche e amici
carissimi e preziosi!
Oggi
fissiamo lo sguardo
sull'Eucaristia e sul Sacerdozio
Testi:
Es 12,1 - 8, 11 - 14 Sal 115 1Cor 11, 23 - 26
Gv 13, 1 - 15
La
Liturgia di questa Santissima Celebrazione è come un prisma che
riflette e evoca una grande ricchezza di risvolti e angolature di
decisiva importanza.
Cercheremo
di "toccare" i due aspetti citati sopra in modo breve:
-
- Eucaristia:
un Dio che si fa cibo, inventa di continuare a stare per sempre con
noi, non in una forma scintillante e spettacolare, ma in un
piccolo pezzo di pane
perché tutti possano avvicinarlo, non solo i ricchi, i sani, i più
dotati e intelligenti, ma tutti
possano godere dell'incontro
con Lui.
Semplicità
e accessibilità,
le note della sua presenza nel mondo. E
la lavanda dei piedi,
che è servizio amoroso, esprime bene che Gesù si inginocchia
davanti a ognuno, al più grande e al più piccolo. Ci dice che anche
ciascuno di noi in
qualsiasi situazione
- e oggi nel tempo del coronavirus
- con creatività e umiltà può trovare il modo di lavare i piedi,
cioè di servire il fratello. Etty Hillesum, ebrea, leggeva e
conosceva Gesù e il Vangelo; uccisa il 30/11/1943 ad
Auschwitz.
Il 12 ottobre del 1942, in quella che è rimasta l'ultima pagina del
suo diario, dal lager ci ha lasciato queste parole: "Ho
spezzato il mio corpo come fosse pane e l'ho distribuito agli uomini.
Erano così affamati e da tanto tempo".
Forse senza saperlo, con il suo modo di vivere nel lager è stata eco
fedele delle parole e dei gesti di Gesù nell'ultima cena: "Se
dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche
voi dovete lavare i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato un
esempio...".
E
noi davanti a quali piedi
il Signore ci chiama a inginocchiarci, per chi lasciarci
spezzare come pane?
-
- Sacerdoti:
Nell'istituire l'Eucaristia, contestualmente Gesù istituisce anche i
sacerdoti, le parole "Fate questo in memoria di me",
ne sono il segno. Nella Messa del
Crisma - quella che il Vescovo al mattino concelebra con tutti i
sacerdoti - vengono indicati come gli "unti"
coloro che sono chiamati e consacrati. Consacrati dunque per
celebrare l'Eucaristia, "far scendere"
il Signore Gesù nel pane e nel vino, e tutti gli altri sacramenti e
"per portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le
piaghe dei cuori spezzati... a promulgare l'anno di grazia del
Signore" (Is 61, 1-2). Quindi i
sacerdoti ci sono unicamente
per portare Dio agli uomini e per impersonare
l'amore vicino e premuroso di Gesù Risorto
in mezzo a loro.
Capite,
amici cari, quanto è ardua la missione di un sacerdote e di
quale eccezionale sostegno da parte di Dio, abbia bisogno? Credo
sia un preciso dovere di ogni credente la preghiera e il supporto per
i loro sacerdoti e perché non si interrompa con "nuove leve"
la staffetta da una generazione all'altra.
Spunti
per la preghiera/riflessione
-
- 1). Mi stupisco ogni volta che vado alla Messa
o all'Adorazione Eucaristica della
presenza così vicina a me di Dio? Ringrazio di questa straordinaria
possibilità che mi è data?
- - 2). Prego per
i Sacerdoti, per la loro fedeltà e generosità, li sostengo con
affetto e non solo? Oppure in me prevale vedere e lamentarmi dei
loro limiti e difetti?
Questa
immagine è un particolare della Lavanda dei piedi,
di Tintoretto, del 1548-1549, si trova nel Museo del Prado, a
Madrid. Vediamo Gesù in ginocchio, come un servo, lava
i piedi a Pietro, e con gesto dolce ma deciso punta l'indice verso
il piede di Pietro che vuole rifiutarsi: "Signore, Tu
lavi i piedi a me?".
Arrivederci
amiche e amici, che il Signore oggi
ci faccia sentire, con più forza,
il digiuno dell'Eucaristia e quindi il desiderio
della comunione sacramentale e capire
il dono prezioso dei sacerdoti.
Vostro P. Enrico
s.j.
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