mercoledì 1 aprile 2020

I messaggi di padre Enrico - Quaresima #24

Mercoledì 1 aprile 2020


Mercoledì della V settimana di Quaresima

Felice di darvi un altro buongiorno amiche e amici preziosi e molto cari.
Oggi chiederemo la libertà di coniugare e intrecciare dolore e gioia, gelo e amore.

Testi: Dn 3, 14 – 20 . 91 – 92 . 95 Dn 3, 52 - 56 Gv 8, 31 - 42.

"Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi", da sempre questa parola di Gesù accende, ogni volta che la ri-ascoltiamo, una nostalgia bruciante, risveglia un desiderio profondo nella parte più intima di noi stessi. Il testo del libro di Daniele è, se volete, una suggestiva realizzazione di quella Parola.
I tre giovani ebrei, sono in esilio a Babilonia, (li vediamo qui rappresentati nel mosaico di P. Marko I. Rupnik S.J., che si trova nella Cripta della Chiesa di S. P. Pio a San Giovanni Rotondo), si sono distinti tra i loro coetanei, e hanno attirato la considerazione e la stima del re, ma vengono sottoposti a una prova: adorare la statua d'oro. Essi si rifiutano. Vengono condannati a essere bruciati vivi e gettati nel fuoco. Ma, tra le fiamme, essi cantano inni a Dio: sono ben 40 le benedizioni che essi proclamano (nel salmo responsoriale ne vengono riportate solo sei). Un Angelo del Signore, sceso con loro nella fornace, li salverà. Proprio nel momento più drammatico, i tre giovani elevano un canto di gratitudine gioiosa a Dio.
E Maria quando eleva il suo "Magnificat"? Quando, ancora sofferente per i dubbi (onesti!) di Giuseppe, ma pur sempre dolorosi per lei e per Giuseppe stesso, sfinita per il lungo viaggio, a piedi e a dorso d'asino, da Nazareth a Ain Karim, dove abitava la cugina Elisabetta, “con la voce sfiatata” (così il biblista Pino Stancari) ha pronunciato il suo cantico al Signore.
E, d' altra parte, anche San Francesco ha scritto le strofe più luminose del Cantico delle Creature quando era, ormai, quasi del tutto cieco, le stigmate gli procuravano dolori lancinanti e aveva il cuore trafitto dalla divisione in atto tra i suoi frati.
E, allargando l'orizzonte al nostro drammatico oggi, non vediamo levarsi un vero e diffuso inno umano/divino alla Carità nella dedizione assoluta di tanti medici, infermieri, operatori sanitari, ma anche tecnici, operai specializzati e semplici sconosciuti uomini e donne! E restiamo stupiti... e rivive in noi la fierezza di essere uomini e italiani.
Questo ci stupisce: i canti più alti di lode a Dio scaturiscono da situazioni estreme di sofferenza.
Il segreto? Far passare il fuoco da fuori a dentro, per essere abitati dal fuoco stesso! Per i tre giovani il fuoco che ardeva dentro era la fede, che non dipendeva dall'esito della loro sorte, infatti: "anche se non ci liberasse...".
Ma come far vivere questo fuoco dentro di noi? Mi pare che ci siano di aiuto tre indicazioni.
    __1). Saper dare un senso, orientare, quasi timonare il proprio dolore (malattia, stanchezza, delusione), caricandolo di un significato di dono/amore per Dio, per un fratello, per una sorella, per un amico, sapendo che il Signore non spreca niente: "le mie lacrime nel tuo otre raccogli" (Salmo 56-57, 9).
    __2). Sapere che proprio nei momenti più bui, più dolorosi, più vuoti il Signore è con te, è lì e ti ama, anzi proprio in quei momenti sei il figlio più amato, come il figlio ammalato lo è per la mamma. E poi "Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze" (1Cor 10,13).
    __3). Per avere il fuoco nel cuore, non tenerlo per te, riscalda chi incontri.
E ricorda che la grazia di Dio è alla base di tutto.

Terminando una citazione davvero toccante: "Sullo sfondo oscuro e freddo di un mondo colpito da una ignota catastrofe, brilla la luce della relazione di un padre e del suo bambino: «Ce la caveremo, vero, papà?», «Sì. Ce la caveremo». «E non ci succederà niente di male». «Esatto». «Perché noi portiamo il fuoco». «Sì. Perché noi portiamo il fuoco»". (in Alessandro D'Avenia, Ultimo banco, Corriere della Sera 30/03/2020).

Spunti per la riflessione/preghiera
__1). Gesù aveva detto: "Sono venuto a gettare il fuoco sulla terra ..." (Lc 12,49). Ringrazi il Signore e custodisci il fuoco del tuo Battesimo, della tua fede?

__2). Nel momento della prova che cosa ti aiuta ad aprire il tuo cuore alla fiducia e alla serenità?

Buona giornata e buon inizio del mese di aprile.
Arrivederci carissimi amiche e amici! 
 
Vostro P. Enrico s.j. 
 

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