Giovedì 2 aprile 2020
Giovedì
della V settimana di Quaresima 15°
anno dalla morte di San Giovanni Paolo II
Ben ritrovati amiche
e amici carissimi e preziosi. Che sia una giornata serena e
benedetta!
Oggi chiederemo,
sostenuti dalla Parola, di comprendere e vivere
l'alleanza/appartenenza
con Lui, il Signore!
Testi: Gen 17,
3 - 9 Sal 104(105) Gv 8, 51 - 59
La
pagina del Vangelo di oggi è la continuazione della discussione tra
i farisei e Gesù e assume toni drammatici. Oggi diventa scontro duro
e decisivo. Quando Gesù dichiara, luminosamente, la sua identità
trascendente: "Prima
che Abramo fosse Io Sono", i
farisei messi con le spalle al muro, rosi dall'odio:
"raccolsero delle pietre per gettarle contro di Lui; ma Gesù si
nascose e uscì dal tempio".
Gesù dunque, ancora una volta, evita loro di macchiarsi del tremendo
delitto dell'assassinio di una persona giusta. Da qui in poi il
racconto di Giovanni sarà un susseguirsi di decisioni sempre più
immotivate, e incalzanti di eliminare Gesù.
Degli
argomenti portati da Gesù in questa discussione si può riconoscere
un filo rosso
che
ci riguarda direttamente. Il
filo rosso
è quanto dice sulla
sua parola.
Ieri abbiamo letto: "Se
rimanete nella mia parola
sarete davvero miei
discepoli"
e Papa Francesco, nella Messa a S. Marta aveva commentato : "Quelli
che rimangono nella Parola di Gesù hanno la
propria identità cristiana...
Rimane nel Signore"
cosa significa? Lasciarsi guidare dallo Spirito...chi
rimane nel Signore è un unto, un unto dallo Spirito”.
Dunque
sentirsi
unti dallo Spirito,
è sentirsi scelti per vivere un'alleanza con Dio, sulla scia di
Abramo, con un'alleanza perenne, così la lettura della Genesi.
Ed
ecco che Gesù, nella pagina di oggi, ci apre un nuovo aspetto:
l'efficacia misteriosa, indilazionabile, forte della Parola "Se
uno osserva la mia parola non vedrà la morte in eterno".
Allora
cominciamo a intuire meglio il perchè. L'alleanza che Dio ci offre,
a cui calorosamente ci invita, non è solo un rapporto di vicinanza,
di reciproco aiuto, di solidarietà...l'alleanza
è appartenenza!
Con il Battesimo siamo diventati una
sola cosa con Cristo.
Il Battesimo e quindi il vivere da discepoli, è auto-espropiarsi di
se stessi per donarsi totalmente all'Altro, al Signore e similmente
ai fratelli.
"Io
ti ho chiamato per nome, tu sei prezioso ai miei occhi... tu mi
appartieni"
(vedi Is 43,1-5). Si, Signore, la mia vita è tua, ma tu sei il mio
Signore! Un' appartenenza accettata liberamente; un'appartenenza che
vive e cresce nella reciprocità.
Ecco
dunque le due rivelazioni
entusiasmanti
sulla Parola
:
__1).
il rimanere
nella
parola cioè lasciarsene abitare
e impregnare
fino a risultare unti
dallo Spirito,
questo segna la nostra identità
di
discepoli.
__2).
osservare
la parola cioè trovare in essa la molla
per scegliere, agire, amare
ci innalza a quella alleanza/appartenenza con Gesù da diventare già
da ora, in modo reale sebbene iniziale, partecipi
della pienezza della vita stessa di Gesù,
della vita che è eterna.
Spunti per la
preghiera/riflessione
__1). L'
alleanza/appartenenza con Dio chiede di essere custodita,
riconfermata all'inizio di ogni nuovo giorno: come la vivi e la
ravvivi?
__2). Che cosa
senti nel tuo cuore quando pensi che tu appartieni a Dio e Dio
appartiene a te?
__3). Come la tua
alleanza con Dio influenza il rapporto con i fratelli (attenzione,
pazienza, generosità, altro...).
Buona giornata e
tanta serenità e vicinanza con il Signore a tutti e a ciascuno di
voi.
Arrivederci
carissimi amiche e amici!
Vostro P. Enrico
s.j.
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