venerdì 10 aprile 2020

I messaggi di padre Enrico - Settimana Santa #33

10 aprile 2020

Venerdì Santo

Amiche e amici carissimi e preziosi, Buon giorno!
"Usciamo - oggi - verso di Lui fuori dell'accampamento" (Ebr 13,13)

Testi: Is 52, 13 – 53 , 12 Sal 30 Ebr 4, 14 - 16 ; 5 , 7 - 9 Gv 18, 1 - 19 , 42

E' l'ultimo conclusivo e riassuntivo appello che, l'autore della Lettera degli Ebrei, scandisce per i credenti. Gesù è stato crocifisso fuori dalle mura di Gerusalemme. Così anche noi chiamati a uscire dai recinti della nostra quotidianità e delle nostre sicurezze.
Accostiamoci ora - con i lievi passi del cuore - alla sommità del Calvario: ecco le tre croci, ed ecco - al centro - Gesù, dalle cui labbra è appena uscito come un sussurro:

"Tutto è compiuto" (Gv 19,30) e, insieme, anche l'ultimo respiro.

Ma ecco, inaspettato, il colpo di lancia del soldato romano. Assieme al raccapriccio, da cui siamo invasi davanti a un gesto che ci appare come una ulteriore impietosa crudeltà, ecco sorgere dalla profondità un guizzo, un èmpito di gratitudine che ci lascia sorpresi, ma che accende e illumina sempre più la nostra anima. Sì, gratitudine per quel gesto estremo dell'inconsapevole centurione romano.
Il suo gesto ha per noi il valore di un supremo svelamento: non è possibile per noi vivere senza un contatto profondo e continuo con il cuore di Cristo.
Se non possiamo più beneficiare delle sorgenti abituali da cui attingevamo il suo amore: gli occhi, le mani, le parole della sua bocca... è necessario aprirsi una strada fino alla falda profonda dell'amore, fino al cuore..., a costo di spaccarlo quel cuore!
E, da questa falda profonda dell'amore, che è il suo cuore squarciato, scaturisce un'altra fonte, un'altra sorgente di amore e di salvezza: la Chiesa. Il sangue e l'acqua che colano, come estremo dono d'amore, da quel cuore aperto sono segno dei sacramenti, del Battesimo e dell'Eucaristia.
Il Battesimo ci genera alla vita di Dio, l'Eucaristia ci rigenera e ci nutre.
Quell'acqua e quel sangue chiedono di espandersi, di raggiungere tutti gli uomini attraverso la nostra fede irradiante e la nostra cordiale sollecitudine per i fratelli.
Come faremo noi che ci sentiamo tanto incapaci e fragili?

Ecco, con le parole di un martire del nostro tempo, un prezioso suggerimento:

"Allenaci, Signore a lanciarci nell'impossibile
perché dentro l'impossibile
ci sono la Tua grazia e la Tua presenza:
non possiamo cadere nel vuoto.
Il futuro è un enigma,
il nostro cammino si inoltra nella nebbia,
ma vogliamo continuare a donarci
perché Tu stai aspettando nella notte
con mille occhi umani traboccanti di lacrime …"
(Preghiera trovata sul tavolo di lavoro del P. Luis Espinal, gesuita e missionario in Bolivia, dopo la sua uccisione avvenuta il 22 marzo 1980)

Spunti per la preghiera/riflessione
    - - 1). Prenditi il tempo per fissare il tuo sguardo su Gesù e sul suo cuore trafitto: leggi, nelle risonanze che ti vibrano dentro, le parole d'amore che Lui vuole dirti.
    - - 2). In che modo il Signore ti suggerisce di trasmettere il suo amore?
Concludiamo con l'immagine del Crocifisso, in questo particolare emerge tutta la bellezza del volto di Gesù, il sangue che cola dalla fronte, due rivoli di lacrime di sangue che solcano il viso, e il costato trafitto. (Crocifisso di Giuseppe Antonio Lonis - XVIII sec. Chiesa di San Michele)

Arrivederci amiche e amici, oggi fermiamoci davanti al crocifisso e chiediamo al Signore che ci aiuti ad uscire dal nostro accampamento per lasciarci ferire dal suo amore trafitto.

Vostro P. Enrico s.j.

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