domenica 26 aprile 2020

I messaggi di padre Enrico - Dopo Pasqua #45

Domenica 26 aprile 2020


Domenica della III settimana di Pasqua

Ben ritrovati amiche e amici carissimi e preziosi.
Il Signore ci faccia riconoscere e sentire sempre cercati con amore da Lui.

Testi: At 2, 14 . 22 - 33 Sal 15 1 Pt 1, 17 - 21 Lc 24, 13 - 35

Ancora una volta la liturgia ci fa ritrovare sulla strada di Emmaus. Questo testo è una fonte inesauribile. Oggi me lo illumina la parabola del pastore a cui manca una pecora. Gesù si mette in cammino perchè quei due discepoli conoscono la strada, ma il loro cuore si è smarrito, hanno perso la loro stella polare, quella che li aveva guidati in un percorso di gioia sorprendente e entusiasmante. Ma ormai ai loro occhi è tutto finito.
Gesù avrebbe potuto fermarli con autorità e, facendosi subito riconoscere, rimandarli indietro umiliati per la loro poca fede. Noi al suo posto avremmo fatto così: perché perdere tempo inutilmente?
Lui invece si affianca, come un viandante qualsiasi, cammina sulla "strada sbagliata" che li allontana da Gerusalemme, con delicatezza fa domande e permette loro, raccontando, di alleggerire il peso che hanno sul cuore. Eh sì, Gesù sa che le delusioni e i grandi dolori, quando il cuore è troppo gonfio, hanno bisogno di decantare perché troviamo sollievo. Gesù non è efficientista a tutti i costi, sa attendere il tempo giusto per l'uomo che ha bisogno di ricuperarsi oltre il proprio dolore e le proprie resistenze.
Nella parabola il pastore la cerca con trepidazione e quando finalmente la trova, si carica la pecorella sulle spalle, qui Gesù non solo cammina con loro, ma si ferma, li sostiene con la sua empatica vicinanza e con il pane spezzato si consegna a loro come nutrimento e come fuoco che riaccende e dà nuova luce e mete ai loro cuori. Un testimone del nostro tempo aveva espresso, con un'immagine una semplice e incisiva sintesi della fede:
"Cristo mendicante del cuore dell'uomo e il cuore dell'uomo mendicante di Cristo"

Ed ecco davanti a tanta condiscendenza, a tanta passione di amore per te, per me in qualsiasi tempo e congiuntura della vita, possiamo ascoltare queste parole che non troviamo nella Scritture ma, ugualmente, profondamente incise nel cuore di Dio:


Vieni così come sei

Vieni così come sei,
è così che ti voglio: così come sei.

Sentiti come a casa vicino al mio cuore,
amato e perdonato così come sei.
Perché vuoi restare solo?

Non temere l’Amore non pone condizioni.
Non temere l’Amore non finisce mai.
Non fuggire, preso dalla vergogna e
dallo scoraggiamento.
Riposa nel Mio cuore. Abbi fiducia in me.

Io sono venuto per chiamare i peccatori,
non solo i buoni.
Io sono venuto per portare la pace,
non per condannare.

Perché pensi che io ti ami di meno quando sbagli?
Vieni così come sei. È così che io ti amo.
Così come sei. Abbi fiducia in me.

Niente può cambiare l’Amore che io nutro per te.
Tutto andrà bene. Non aver paura.
Semplicemente, vieni così come sei.


Spunti per la preghiera/riflessione
- - 1). Che cosa rinnova stupore nel mio animo nel riascoltare questo racconto evangelico? Posso ora ripetere con più cuore: " Signore tu sei la mia misericordia" come il Salmo 58 mi suggerisce?

- - 2). Di questa preghiera che cosa mi sorprende: fa scaturire un desiderio, evoca brandelli della mia storia? Sento che può diventare speranza per me e per altri?

La pecorella smarrita, Alfred Sound
Discepoli di Emmaus, J. Brooks-Gerloff
Concludiamo dando uno sguardo alle immagini, oggi ne abbiamo scelto due: la prima è il buon pastore che dopo aver cercato sui monti la pecorella, la trova in un dirupo aggrappata a un costone roccioso, e si sbraccia per afferrarla e riportarla all'ovile; nella seconda vediamo Gesù, con la sagoma tratteggiata, che raggiunge e si affianca ai due discepoli di Emmaus - le due pecorelle che si trovano "sulla strada sbagliata" - e si fa per loro: Via sicura verso la Verità e la Vita piena.

Cari amiche e amici che il Signore ci conceda oggi la grazia che, ripetendo spesso: "Signore tu sei la mia misericordia", possiamo sentire Gesù più vivamente vicino. 

Vostro P. Enrico S.J.

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