giovedì 16 aprile 2020

I messaggi di padre Enrico - Settimana di Pasqua #39

Venerdì 16 aprile 2020


Giovedì dell'Ottava di Pasqua

Amiche e amici carissimi e preziosi, benedetta giornata!
Il frutto della Resurrezione di oggi: gustare in modo nuovo l'umanità di Gesù e la Comunità.

Testi: At 3, 11 - 26 Sal 8 Lc 24, 35 - 48

"Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate.... Toccatemi e guardate... 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi... 41 disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?»...43egli mangiò davanti a loro... 45Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture".

Ma Gesù li avevi lasciati poche ore fa, quei due poco capaci di resistere ai momenti bui. Forse vuoi dirci che davvero ti manchiamo, quando ci allontaniamo dal tuo sguardo!
O forse volevi insegnare a Cleopa e all'amico e a tutti noi tuoi discepoli, che c'è un luogo dove tu non passi, ma lì ti si trova sempre, perchè lì ti fermi e che sei lì al centro, in mezzo, non per narcisismo ma perchè tutti ti possano agevolmente vedere, ascoltare, sentirti vicino: e questo luogo è la Chiesa, la comunità, la famiglia (piccola Chiesa domestica). La Comunità? Sono i fratelli che si ritrovano insieme per pregare, scambiarsi pensieri, collaborare, sostenersi reciprocamente; è lì il luogo sicuro dove Ti si trova, e più c'è amore e più la Tua presenza è trasparente, luminosa. Sorprende che anche l'Evangelista Giovanni, in greco, usi le stessissime parole di Luca "stette in mezzo a loro" e sempre la prima parola sia "Pace a voi". (ἔστη εἰς τὸ μέσον εἰρήνη ὑμῖν). Tu sai quanto bisogno di pace, di sollievo, di libertà, di speranza c'era in quei discepoli, uomini e donne barricati in casa (un po' come noi oggi) scossi e turbati dalla tua morte, paurosi che l'odio dei capi, dopo aver ucciso il Maestro, si sfogasse anche contro di loro. Come sai leggere nei cuori, Signore Gesù, e come sai rispondere al nostro grido così spesso confuso e balbettante. E c'è, Signore, un'altra cosa che mi stupisce e mi mette tanta tenerezza nel cuore: il tuo modo così umano, così vicino a noi: "Guardate le mie mani e i miei piedi, sono proprio io! Toccatemi e guardate... Avete qui qualcosa da mangiare?...". Come è grande, impensabile la tua condiscendenza! Sai mettere da parte anche la tua trascendenza pur di farti sentire vicino a noi, uno di noi! E mi vengono in mente le tue mani che abbracciano i bambini che i discepoli volevano allontanare e quante volte quelle tue mani si sono posate sugli occhi dei ciechi riaprendoli alla luce. E quei tuoi piedi, instancabili e polverosi, su strade assolate e impervie, e penso e immagino soprattutto quel viaggio di due giornate piene, col cuore in tumulto verso Betania dove Lazzaro il tuo amico era nel sepolcro. E i tuoi occhi? Finestre aperte del tuo cuore tenero e acceso, capaci di anticipare parole e gesti. "Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perchè erano come pecore senza pastore e si mise a insegnare loro molte cose" (Mc 6,34).
E restiamo ammirati di come i sensi per Gesù siano servi docili per comunicare vicinanza e gioia. Ritroviamo anche nel fondo del nostro cuore un anelito che questa preghiera scritta da un giovane amico può fare affiorare:

Dare un senso alla vita degli altri

La Vista Ti prego Dio rendimi alba sul mare per far nascere le speranza nei cuori spenti.
L'udito Rendimi musica soave per rasserenare i cuori in tormento.
Il gusto Rendimi pane semplice per sfamare i cuori affranti d'affetto.
Il tatto Rendimi acqua limpida per far scivolare via gli affanni dai cuori appesantiti.
L'olfatto Rendimi fiore di campo per profumare di vita i cuori soli.

Spunti per la preghiera/riflessione

- - 1). Credo davvero che il luogo dove trovo sicuramente il Signore è la Chiesa, la comunità, la famiglia "piccola chiesa domestica?” Cosa faccio da parte mia per renderla più serena, fiduciosa, accogliente?

- - 2). Ringrazio il Signore per il dono dei sensi? Come potrei renderli meglio veicoli della presenza di Dio e di vicinanza cordiale e operativa per i fratelli?

In questo dipinto vediamo Gesù Risorto che, dopo l'incontro con i due di Emmaus, la sera di quello stesso giorno appare agli apostoli, che si trovano nello stesso luogo dell' ultima cena. Ed è raffigurato Gesù esattamente nel momento in cui saluta "Pace a voi" e poi dice "Perché siete turbati? Guardate le mie mani...sono proprio io! Toccatemi".
La tunica di Gesù è di colore rosso, indica la divinità, e il manto è blu, indica l'umanità, mentre le pieghe del drappeggio sono dorate per dire che in Lui vi è solo luce.
Questo dipinto rappresenta l'Apparizione di Cristo durante la cena degli Apostoli, di Duccio di Buoninsegna, del 1308-1311, conservato nel Museo dell’Opera del Duomo, a Siena.

Che il Signore ci aiuti oggi, cari amici e amiche, a usare bene i nostri sensi, e con la luce dello Spirito Santo sappiamo affinarli e siano, per chi ci avvicina, segno di accoglienza e di benedizione. 
 
Vostro P. Enrico s.j. 
 

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