lunedì 6 aprile 2020

I messaggi di padre Enrico - Settimana Santa #29

Lunedì 6 aprile 2020


Lunedì della Settimana Santa

Ben ritrovati amiche e amici carissimi e preziosi.
Oggi ci lasceremo interpellare da due parole: spreco e profumo

Testi: Is 42, 1 - 7 Sal 26(27) Gv 12, 1 - 11
Le letture di oggi ci aprono spiragli di verità, anzi diradano squarciandola la nebbia dai nostri cuori.
E' una sfida all'efficientismo, alla potenza umana che oggi si gioca, alle mille cose che hanno sempre il primo posto, alla fretta sempre impellente, e questo alla luce della Scrittura.
Prima Isaia: "Ho posto il mio Spirito su di lui, egli porterà il diritto alle nazioni". Bellissimo! Finalmente! E qui noi ci facciamo il film di solenni proclami, di adunate affollate e osannanti... ma restiamo sorpresi dalla modalità. "Non griderà, né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta!", e restiamo pensosi...
E nel Vangelo?: "Sei giorni prima della Pasqua". Ecco prendere luce questa figura di donna: Maria, dal modo di fare particolare. La casa era condotta dalla sorella Marta e, a fianco a lei, donna intraprendente capace operativa, agli occhi della gente Maria perdeva molti punti. Spesso la troviamo seduta ad ascoltare, a piangere. Ma il cuore, quando sente la presenza del Maestro, è una molla incomprimibile: lei scatta, così Maria si alza e "va in fretta" incontro a Gesù che è all'entrata di Betania. "Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi" (Gv 11,32). Quando ascoltava Gesù era seduta ai sui piedi, qui si getta ai piedi. Quanta delicata e adorante tenerezza in questa donna. E anche oggi, con questo gesto che spiazza e sorprende tutti: "prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i capelli".
Che generosità! Un'esagerazione, un eccesso, protestano i discepoli; l'evangelista Marco annota: "i discepoli si infuriarono", non solo Giuda. E Marco osserva che dissero: "perchè questo spreco?" (Mc 14, 4-5).
Spreco! Una parola-rivelazione. Non si può amare col ragionamento, tenendo tutto sotto controllo.
Un mio carissimo confratello ripeteva spesso: "Non si può amare senza essere almeno un pò spreconi!".
E poi il profumo "e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo". Il profumo non si vede, non si tocca, spesso non se ne riconosce neanche la provenienza, ma fa star bene. E' forse per questo che S. Paolo esortava i fedeli di Corinto: "Noi siamo il profumo di Cristo" (2Cor 2,15). Una testimonianza fiera e umile, "in uscita". Il profumo è come il sale, una volta che è messo nelle vivande non si può riprendere, così anche il profumo, quando è diffuso non è più recuperabile, è puro dono!
E dal nostro cuore scaturisce una preghiera: “Grazie, inefficiente e irradiante Maria; per noi maestra di amore adorante: tre volte si parla di te nel Vangelo e tre volte ti troviamo con passione tenera e delicata ai piedi del Signore”.

Spunti per la preghiera/riflessione
__1). Da quale parola delle letture di oggi ti sei sentito coinvolto, interpellato, incoraggiato?
__2). Come risuona in te la quasi definizione del credente "siamo profumo di Cristo"; come lo Spirito Santo ti chiama a esserlo?

E, terminando, diamo uno sguardo a questo mosaico di P. Marko I. Rupnik S.J., che si trova a San Giovanni Rotondo nella Chiesa dedicata a S. Padre Pio, vediamo Lazzaro, Marta, e Maria che con i capelli asciuga i piedi di Gesù, e sullo sfondo Giuda che tiene il sacchetto con la cassa che stringe a se, dalla quale cadono le monete, simbolo del prezzo di Gesù: "Quanto volete darmi perchè io ve lo consegni? E quelli gli fissarono trenta monete d'argento"(Mt 26,15-16).

A domani amici carissimi, con l'augurio che lungo questa giornata siate profumo di Cristo con i vostri familiari, e con chi vi sarà dato di incontrare, e anche un pò "spreconi".

Vostro P. Enrico s.j.

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