Sabato 28 marzo 2020
Sabato della IV settimana di Quaresima
Ben ritrovati
preziosi e carissimi amiche e amici.
Oggi
siamo invitati a soffermarci su un binomio: scegliere
e schierarsi.
Testi: Ger 11, 18
- 20 Sal 7 Gv 7, 40 - 53
Ci stiamo inoltrando
verso l'apice del tempo quaresimale e i riferimenti alle persecuzioni
e alla fedeltà a Dio si fanno sempre più insistenti.
Il
profeta Geremia, con le ingiuste angherie a cui è fatto segno,
anticipa profeticamente qualcosa di quanto succederà a Gesù: "Non
sapevo che tramavano contro di me, e dicevano: abbattiamo l'albero
nel suo pieno vigore, strappiamolo dalla terra dei viventi; nessuno
ricordi più il suo nome".
Il Vangelo ci
riporta ancora, in continuità con il testo di ieri, nell'ambiente
della Festa delle Capanne, una delle più importanti dell'anno degli
Israeliti, perchè si ricorda il cammino dei quaranta anni nel
deserto. Elemento dominante della Festa è l'acqua, con la solenne
preghiera per invocare la pioggia. L'acqua è preziosissima nel
deserto e il popolo più volte aveva sofferto in modo estremo la
sete.
Le
parole che avevano scatenato la discussione accesissima su Gesù, che
leggiamo oggi, erano state le parole gridate
dal Maestro ritto
in piedi:
"Se
qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me".
Parole che troviamo subito prima del testo che abbiamo davanti. Gesù
aveva avuto il coraggio di rivelarsi come la Roccia
da cui scaturisce l'acqua viva.
Ne aveva parlato con la Samaritana, in un dialogo a tu per tu, qui lo
fa pubblicamente, davanti a tutti, nel giorno più importante della
Festa. Era come proclamare la sua identità, il suo essere Messia.
Nella discussione che ne segue, troviamo tutte le posizioni: i
credenti, i negatori e gli incerti. Su tutti si abbatte la scure dei
farisei, alcuni dei quali mandano guardie per arrestare Gesù e così
mettere tutto a tacere e far sparire il Maestro di Nazareth,
eliminando il problema che ormai aveva messo in serio pericolo il
loro potere e la loro autorità.
Ma
questo breve testo nasconde due
perle di coraggio:
le
guardie,
che inviate per catturare e arrestare Gesù, tornano indietro a mani
vuote e alla intimidatoria domanda dei capi: "Perchè
non lo avete condotto qui" Consapevoli
delle ritorsioni a cui si espongono,
rispondono, con
semplice e disarmante audacia:
"Mai un uomo ha parlato così".
L'altra
perla è l'assolo di Nicodemo, unico tra i farisei a prendere le
difese di Gesù, proponendo un criterio di semplice giustizia: "La
nostra legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di
sapere ciò che fa?"
Nessuna tracotanza, nessun fanatismo, solo ricerca autentica della
giustizia.
Cari
amici, credere così profondamente, da avere la forza di andare
anche contro corrente!
Questa è la grazia
da chiedere:
una
fede così viva
che,
senza ostentazione, ma con profonda sincerità, ci
trovi sempre schierati dalla parte di Gesù e della Bontà di Dio,
Padre Provvidente.
Spunti per la
preghiera/riflessione
I personaggi del
Vangelo ci fanno da specchio, chi sono:
i
capi:
che vivono la loro religiosità con impegno serio, intransigente e
rigido;
le
guardie:
che mostrano pronta fermezza;
Nicodemo:
anima dubitosa, che pure si affida al segno profondo lasciatogli
dall'incontro notturno con Gesù, fino a sentire l'impulso a esporsi
per Lui.
____ In quali loro
aspetti ti riconosci meglio?
____
Che cosa, oggi,
vorresti chiedere al Signore riguardo al tuo rapporto con Lui?
Serena e benedetta
giornata a tutti e a ognuno di voi carissimi!
Vostro P. Enrico
s.j.
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