giovedì 12 marzo 2020

I messaggi di padre Enrico - Quaresima #4

Giovedì, 12 marzo 2020


Carissimi amici buona e benedetta giornata! 

Prima di tutto vi chiedo scusa: ieri le letture non erano quelle giuste, la mia distrazione mi ha giocato, erano si del mercoledì della seconda settimana ma dell'Avvento!!!
Ma, come sappiamo, il Signore non si scoraggia e sa scrivere diritto su righe storte. Di fatto i testi della Scrittura erano particolarmente aderenti al tempo che stiamo con fatica vivendo.

Veniamo ai testi di oggi giovedì 12/03/2020 seconda settimana di Quaresima:
_ Gerermia 17,5-10
_ Luca 16,19-31

Ecco due brevi stralci che certamente ci hanno toccato: "maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Geremia 17,5)
E ancora "stando all'inferno fra i tormenti: Manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura......" (Luca 16,23-24).
Ci troviamo davanti a letture cupe e minacciose?

A prima vista sembra così, ma che cosa oggi il Signore ci vuole comunicare attraverso questi testi nel momento che stiamo vivendo? Ciascuno di noi è chiamato a porsi questa domanda. Nella mia piccolezza io intuisco due insegnamenti che ritengo centrali per ognuno:

 _Il PRIMO: Dio ha rispetto e fiducia nell'uomo e lo tratta da adulto. Le scelte, relazioni,  le azioni, le opere dell'uomo lasciano un segno positivo o negativo nella storia e nelle persone (specialmente ma non solamente in quelle della propria cerchia), e quel segno resta. Basta, per esempio, che pensiamo a certe parole dette a noi che ci hanno reso più sicuri e altre di cui ancora ci lecchiamo le ferite. Certo il Signore saprà ricomporre l' insieme, saprà recuperare, saprà riportare serenità e pace se noi gli daremo campo, ma il nostro agire non è mai ininfluente. Questo ci ricorda che ognuno di noi ha un compito, ciascuno di noi è una parola che Dio lancia nel mondo a bene di tutti. E quel compito, quella parola danno sale alla tua vita e portano luce agli uomini, a quanti incontri sulle tue strade e anche molto più in là. Per non aggiungere che diventano anche la gioia e il gusto delle tue giornate!
Se ti tiri indietro, dopo il tempo dell'inebriamento e dello stordimento, ti ritroverai svuotato e scontento.  Dio ha fiducia in te. Te lo ricorda In modo ineludibile Papa Francesco:" voglia il cielo che tu possa riconoscere qual è quella parola, quel messaggio di Gesù che Dio desidera dire al mondo con la tua vita. Lasciati trasformare lasciati rinnovare dallo Spirito... "
(Gaudete et exultate 24).

 _IL SECONDO: Questa vita si gioca in due tempi . Ha raccontato Enzo Bianchi, il fondatore della comunità di Bose, che in una chiacchierata tra amici e coetanei con Lucio Dalla, qualche tempo prima della morte improvvisa del cantautore, il discorso era scivolato sul senso della vita.
E Lucio aveva considerato con intima convinzione: questa nostra vita sulla terra è importante, decisiva, da viversi con impegno pieno, ma quello che conta è il secondo tempo . (così come avviene nelle partite di calcio).
Ecco: ciò che avremo vissuto in modo costruttivo, con quella rettitudine che possiamo raggiungere, con quell'amore che riusciamo a spremere dal nostro cuore spesso indurito, tutto ce lo ritroveremo nell'aldilà (e moltiplicato, reso brillante!) al momento della Risurrezione e della Gioia senza ombre.

Un caro saluto a tutti con l'augurio di vivere questo oggi che ci è donato, sentendoci la parola che Dio vuole pronunciare a bene nostro e dei nostri fratelli.

Vostro p. Enrico sj

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