lunedì 23 marzo 2020

I messaggi di padre Enrico - Quaresima #15

Lunedì, 23 marzo 2020

Lunedì della IV settimana di Quaresima.
Testi: Is 65, 17 - 21; SAL 29(30); Gv 4, 43 - 54
 

Buon nuovo giorno amiche e amici! Il Signore oggi ci regali preghiera e speranza.
Vorrei dare quest'oggi un titoletto:

*Prega, e la speranza entrerà in te!*
Il profeta Isaia, ispirato dal Signore, avverte che il tempo della liberazione non è più così lontano e grida la speranza agli israeliti ancora in esilio, lontani dalla loro terra. I versetti del salmo fanno da contrappunto: _"Ascolta, Signore, abbi pietà di me, Signore, vieni in mio aiuto! *Hai mutato il mio lamento in danza....!"*_.
Il vangelo ci presenta un episodio, poco conosciuto, un fatto illuminato dalla speranza. In breve: un funzionario del re, che risiede a Cafarnao, è un padre che ormai dispera per la salute del figlioletto gravemente ammalato. Sente dire che il Maestro di Nazareth sta rientrando da Gerusalemme e che ormai è in Galilea, si informa e punta su Cana per cercarlo (son 49 km, non proprio una passeggiata) e lo trova, lo prega. Gesù alla sua insistenza non va con lui dal ragazzo, ma gli dice soltanto: *"Va, tuo figlio vive"*. Bonhoeffer aveva scritto: *la preghiera di intercessione è il primo servizio dei fratelli!* E chi di noi non ha delle persone care per cui supplicare Dio? Nell'episodio evangelico che oggi ci viene proposto, troviamo quasi un modello di preghiera per le necessità degli altri.
Facciamo un piccolo esercizio di lettura del testo. Ripercorriamo, in rapida successione, i verbi che indicano le azioni di questo padre in penosa trepidazione:
- - _"si recò da Lui,"_
- - _"gli chiedeva,"_
- - _"gli disse"_
- - _"credette,"_
- - _"si mise in cammino"_ (per il ritorno).
- - _"e credette lui con tutta la sua famiglia"_

Riprendiamo a uno a uno i singoli verbi e proviamo a cogliere suggerimenti per la nostra preghiera:
- - _"si recò da Lui"_: L'amore per il suo bambino è la molla che lo mette in movimento (e per noi è la spinta dell'affetto o altro?) Recarsi vuol dire spostarsi fisicamente, se possibile, *ma certo spostare i pensieri per orientarli al Signore*. Quindi staccare dall'occupazione precedente e staccare anche dai social (TV, cellulare...) e, se possibile, avere davanti un segno, per esempio un' icona o un'immagine sacra che aiuti la nostra concentrazione.

- - _"gli chiedeva... disse"_: Tra i due verbi, c'è una parola di Gesù che sembra frenare _"Se non vedete segni e prodigi non credete"_, ma questo padre è indomito, ripete ancora: _"scendi prima che il mio bambino muoia!"_. E' la tenacia, la perseveranza indomita che rende la preghiera vera, efficace. Stamana a santa Marta papa Francesco ha affermato con forza quanto sia importante il coraggio nella preghiera "il coraggio di andare avanti quasi minacciando il Signore".

- - _"credette alle parole di Gesù"_ (che gli aveva detto: _"Va tuo figlio vive"_): *Credere è il cuore della preghiera*. Credere è affidarsi, dare fiducia, è certezza interiore che il Signore ascolta e esaudisce, trovando sempre ciò che è bene per noi, anche se talvolta il suo intervento è diverso, nei tempi e nei modi, dalle nostre aspettative.

- - _"e si mise in cammino"_ (per ritornare a Cafarnao): Commovente questa fede che lo fa ripartire senza evidenze, ma col cuore più leggero, con una speranza nuova nel cuore. Anche noi, dopo aver pregato, se la nostra preghiera sarà stata -pur con le quasi inevitabili distrazioni- un piccolo autentico dialogo con il Signore, ritorneremo alle cose quotidiane con un cuore più sollevato, più fiducioso, più disponibile al sacrificio. Un cuore cioè più contento e più forte.

- - _"e credette lui con tutta la sua famiglia"_: Anche la conclusione dell'episodio è toccante, e per noi anche incoraggiante. La fede di uno diventa irradiante e *fa comunione*.


Quanti insegnamenti per la nostra vita del vangelo, e noi ne abbiamo sfiorato solo alcune parole! L'invocazione finale per noi sarà _"donaci Signore un cuore che ascolta"_ (1RE 3, 9), donaci preghiera e speranza.


Auguro ancora una buona giornata a tutti con tanto affetto
 

Vostro P. Enrico s.j.

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