giovedì 19 marzo 2020

I messaggi di padre Enrico - Quaresima #11



Giovedì 19 marzo 2020. Solennità di San Giuseppe

I testi :Prima lett 2,Sam 7, 4-5a.12-14a.16 seconda lett Rom 4, 13.16-18.24a Matteo 1, 16.18-21.24a
La nostra meditazione sarà in due momenti:

__1) "UN UOMO COME NOI, CHE AFFRONTA LA FATICA".

In questo primo momento ci lasciamo aiutare da un dipinto e dal commento dello stesso.


San Giuseppe falegname con Gesù Bambino è un dipinto, realizzato nel 1642 circa, ad olio su tela, dal pittore francese Georges de La Tour (1593 - 1652), è conservato al Museo del Louvre di Parigi (Francia).
Il dipinto è ambientato nella bottega di carpentiere di san Giuseppe, completamente immersa nell'oscurità, dove troviamo San Giuseppe, un uomo anziano intento al suo lavoro di falegname, colto mentre sta perforando con un succhiello (strumento tipico dei carpentieri) una trave di legno: probabile allusione ai buchi prodotti sulla croce dai chiodi con cui saranno fissati le mani e i piedi di Cristo. San Giuseppe è in un momento d'intimità con Gesù Bambino, che lo assiste nel suo lavoro, sorreggendo una candela: questa è simbolo della luce che Gesù con la sua nascita ha portato nella casa di Nazaret e nel mondo: egli è la sapienza in persona e il "padre" viene da lui illuminato. Il pittore, facendo del volto del Bambino la principale fonte luminosa dell'immagine e giocando con l'effetto traslucente della sua mano sinistra, che sembra benedire la trave che san Giuseppe sta lavorando, ricorda che l'"illuminazione" ultima sarà la morte in croce
volontariamente accettata da Gesù adulto. Il Bambino, sereno e consapevole del suo futuro, cerca con gli occhi san Giuseppe, quasi per rassicurarlo.

Osserviamo lo sguardo tra Giuseppe e Gesù, entriamo anche noi nel loro sguardo e chiediamoci cosa si stanno dicendo, e tu cosa diresti loro?



__2) "UN UOMO CHE NON SI LASCIA SPIAZZARE DALLA DELUSIONE".

Credo che Giuseppe, quando ha saputo che Maria era incinta, sia rimasto stordito, come un cavaliere sbalzato di sella. Certo la sua piena fiducia nell'amore di Maria per lui reggeva, ma non riusciva a darsi pace. E quando L'Angelo del Signore in sogno, quindi attraverso un segno leggero e impalpabile, gli ha svelato qualcosa del grande Mistero che è iniziato nella vita di Maria, e quindi nella sua _"Giuseppe figlio di Davide Non temere di prendere con te Maria tua sposa quello che è nato in lei viene dallo Spirito Santo"_, Giuseppe si è sentito riempire il cuore da una profonda pace, anche se la trepidazione per il futuro - suo, di Maria e del bimbo che nascerà- restava e lo preoccupava. Ma ormai la fiducia in Dio aveva diradato le ombre dal suo cuore. E Giuseppe ora è libero di buttarsi in un progetto che non aveva mai considerato fatto per lui, ma che da quel momento è diventato suo, *il suo progetto di vita.*
Mi colpisce il fatto che quando a noi capita qualche imprevedibile cambiamento che mette a soqquadro i nostri programmi di vita, entriamo in fibrillazione - e questo è normale -, ma quello che rischia di prosciugare tutte le nostre energie è la ricerca di una evidenza per scegliere la nuova strada da seguire. Non ci accontentiamo mai delle ragioni che troviamo, e spesso i pro e i contro si accumulano uno sull'altro, recando confusione e rendendo la nostra ansia sempre più incontenibile. Non c'è vera scelta che non comporti qualche margine di rischio. Certo per quanto possibile il rischio, con i ragionamenti con la preghiera, deve essere limato e ridotto, ma non può essere eliminato. Nei momenti di svolta, nelle scelte importanti abbiamo bisogno di luce dall'Alto. Ma per sentire la voce del Signore nel nostro intimo abbiamo necessità di _"un cuore che ascolta"_ (1RE 3, 9), quindi di uno stile di vita sensibile e aperto all'Altro e agli altri, essendo cioè capaci di decentrarsi da se stessi. Concentrati sui nostri compiti terreni, ma anche coraggiosi e tenaci nel ritagliarci dei tempi esclusivi di preghiera, cioè *che siano solo preghiera*, di preghiera separata come dicono i maestri spirituali. Allora il dialogo con Dio e con i fratelli fiorirà recando serenità attorno a noi e - meraviglia ! - anche dentro di noi.
Buona giornata a tutti voi. Ci diamo appuntamento per stasera alle 21 per il rosario che il Papa ha chiesto a tutti i credenti (lo possiamo recitare insieme seguendo TV 2000, o come ogni famiglia o ciascuno potra').

Buona giornata di festa e di intimità familiare e ancora auguri ai Giuseppe e alle Giuseppine, e Buona Festa a tutti noi che li abbiamo a cuore.


Vostro padre Enrico sj


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