Domenica 10 maggio 2020
Domenica
della V settimana di Pasqua
Buona
e luminosa domenica amiche e amici carissimi e preziosi. Disponiamoci
oggi ad accogliere il frutto di consolazione e di vitalità
che il Signore ha preparato
per ciascuno di noi.
Testi:
At 6, 1 - 7 Sal 32 1Pt 2, 4 - 9 Gv 14, 1 - 12
"Non
sia turbato il vostro cuore. abbiate fede in Dio"
(Gv 14,1).
Siamo
nell'ultima cena e Gesù sta conversando in grande intimità con i
suoi amici, ancora sorpresi per il maestro inginocchiato ai
piedi di ciascuno , rattristati
quando li avvisa "ancora un poco sarò con voi"
(Gv 13,33), addirittura sconvolti per le parole con cui preannuncia
a Pietro (loro riferimento e leader) il triplice misconoscimento.
Sono impauriti, disorientati e Gesù, pur consapevole del suo estremo
pericolo, si preoccupa per loro: "Non sia turbato il
vostro cuore. Abbiate fede...vado a prepararvi un posto...perchè
dove sono io siate anche voi".
Stupende queste parole di Gesù - così affettuose, così vere - ci
dicono che Lui ci ha preso
sul serio, ci ha amato
così tanto da fare del suo e del nostro un
unico destino. Il Figlio
di Dio, venendo sulla terra, non ha solo vissuto un'avventura di
amore incredibile, mostrandoci un' impresa di dedizione al di là di
ogni immaginazione, ma ha deciso che il suo destino di figlio fosse
anche il nostro destino; che, se ci sarà un tempo di distanza, sarà
solo qualcosa di provvisorio. Lui, infatti, se noi rispondiamo si,
anche tra mille tentennamenti e parole rimangiate, non ci lascerà
mai più e ci ritroveremo insieme
con Lui in una vita di
pienezza. Papa Francesco l'altro ieri a Santa Marta, ci ha parlato
del modo di prenderci per mano e di consolarci del Signore, come di
un'azione che comprende tre momenti: vicinanza, verità,
speranza. Gesù sa rendersi vicino
anche e particolarmente ai cuori fragili e barcollanti, non annacqua
le situazioni, dice la verità e prepara i suoi al turbine che sta
per abbattersi, ma la separazione/morte non avrà la vittoria: c'è
un amore che è per sempre,
una vita oltre la vita. E perchè sentiamo che quelle parole
riguardano non solo gli apostoli ma anche ciascuno di noi, troviamo
che Gesù qualche giorno prima, da Buon Pastore, aveva affermato con
forza: "Io do loro la vita eterna e non andranno perdute
in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano" (Gv
10,28). Il non perdere
niente e nessuno è
la perenne preoccupazione
del Padre, che Gesù interpreta e fa appassionatamente sua.
E
questo sia con le risorse della natura:
"E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli:
raccogliete i pezzi avanzati, perchè nulla vada perduto"
(Gv 6,17);
e
enormemente di più verso le sue creature più amate:
"E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che
io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti
nell'ultimo giorno" (Gv 6,39).
Ecco
che proprio in questo
tempo sospeso, in cui ci
sentiamo così frastornati e incerti, forse impauriti guardando ai
prossimi mesi, il Signore ripete anche a ciascuno di noi: "Non
sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede",e
gurdandoci con incoraggiante fiducia: "Chi crede in me,
anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà più grandi
di queste..." (Gv 14,12).
Guardiamo
dunque avanti, desiderosi di buttarci nel gioco difficile che il
vicino futuro ci presenterà. Lo Spirito del Signore sarà
la nostra forza e la nostra consolazione.
Spunti per la
preghiera/riflessione
1.
Riesci a ricordare momenti della tua storia in cui hai sperimentato
da vicino la delicatezza
e la consolazione del
Signore?
2.
Che impatto ha su di te la parola: "Vado a prepararvi un
posto?". Preferisci pensare ad
altro, oppure ti soffermi per interiorizzarla e gustarla?
Cari
amiche e amici incamminiamoci oggi nella via maestra
dell'Amore come questa intensa
preghiera, di un caro amico per me e per tanti di voi, ci
suggerisce:
Preghiera per
ottenere l'Amore
Io comprendo, o
Signore,
che non posso
cercare altrove
chi dia senso, un
senso d'amore, alla vita,
e gioisco nel
sapere che Tu mi ami
e nell'intravedere
aperta davanti a me
la grande via
maestra dell'amore:
quella che porta
alle soglie della tua casa.
E io già penso al
giorno in cui arriverò.
So che non ci sarà
bisogno di bussare:
ecco Tu sei già
lì, in piedi,
in attesa di
quell' istante.
Già fin d'ora
GRAZIE!
[P. Francesco Botta
S.J. + 08/05/2008]
In
questo dipinto di un artista sconosciuto vediamo Gesù circondato
dagli apostoli, ha appena finito di lavare loro i piedi, adagiati sul
pavimento ci sono la bacinella e il telo; dietro Gesù scorgiamo
Giuda che va via. Guardiamo per un momento gli apostoli: ascoltano
attenti, hanno capito il momento drammatico che Gesù sta vivendo;
nei loro volti cogliamo commozione, tristezza, inquietudine; alcuni
sono in ginocchio, hanno le mani giunte, altri in piedi, sono tutti
ammutoliti; il più giovane Giovanni prega, davanti a Gesù c'è
Pietro con la barba lunga, pensieroso e intristito, e dietro di lui
un apostolo che si asciuga le lacrime. I loro gesti dicono amore per
Gesù e unione tra di loro. Gesù fissa i loro occhi e li benedice,
desidera rassicurarli e dice loro: "Non sia turbato il
vostro cuore vado a prepararvi un posto...perchè dove sono io siate
anche voi".
Luminosa domenica a
tutti e a ciascuno di voi!
Vostro P. Enrico
S.J.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.