Domenica 17 maggio 2020
Domenica
della VI settimana di Pasqua
Ben ritrovati amiche
e amici carissimi e preziosi. Buona domenica!
Che
il Signore ci aiuti in questo Suo giorno
a lasciare zampillare, con
forza e gioia,
il
comandamento dell'amore.
Testi:
At 8, 5 - 8.14 - 17 Sal 65 1Pt 3, 15 - 18 Gv 14, 15
- 21
"Se
mi amate osserverete i miei comandamenti"
(Gv 14,15).
Mi
ha sempre colpito, stuzzicato, incuriosito e in qualche momento anche
disturbato questo abbinamento del comando
che dice ciò che senza scusanti dev'essere eseguito e l'amore
che è qualcosa di intimo e profondo, e che, in modo imprescindibile,
richiede libertà, adesione interiore e non solo esecuzione
esteriore. Nel discorso dell'ultima cena ritorna più volte il
termine "comandamenti"
e così nella liturgia: ha risuonato due volte giovedì 14 "Questo
è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri , come io ho
amato voi... voi siete miei amici se fate ciò che io vi comando"
(Gv 15, 12.14). E due volte la troviamo anche oggi. Una è quella
riportata all'inizio, l'altra è la seguente: "Chi
accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi
ama" (Gv 14, 23). A superare il
guado dell'apparente contraddizione, e anzi a lasciarmi prendere dal
vortice verso l'alto di queste parole, mi hanno aiutato
considerazioni ascoltate da un caro amico "guarda
che è un ordine d'amore, un ordine che ci viene da Dio che l'ha
vissuto su se stesso ...e noi
possiamo aderire in piena libertà
...usciamo dalla dimensione di servi per
entrare in quella di amici".
Ma dove finiremo se ci lasciamo prendere dalla forza di queste
parole? Ecco che possiamo trovare un indicazione nelle parole di Ezio
Bosso: "Quanto è bella
la parola Unione. Deriva da unus, essere uno. Significa divenire un
unico corpo condividendo le nostre singolarità e nutrendo attraverso
l'altro la nostra esistenza. E' una parola che racchiude la sacralità
insita nell'essere umano, la sacralità di vivere ogni giorno per
essere inseparabili e proteggersi quotidianamente".
Così il grande musicista, morto i giorni scorsi a 48 anni, nella
lettera scritta nel 2018 ai cittadini del nostro Continente. Bellezza
che ci sorprende e ci fa venire un brivido di scoperta del desiderio
che è in ciascuno di noi, e che è anche il
sogno di Dio non solo per
l'Europa ma per tutta l'umanità. E insieme avvertiremo il misterioso
e profondo realizzarsi di quella parola di Gesù: "Vi ho
detto tutte queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra
gioia sia piena" (Gv 15,10).
Sentiamo tutto questo vivo nella profondità dell'anima, ma proviamo
un certo smarrimento: come è difficile, irraggiungibile. Ecco perché
Gesù ci promette lo
Spirito Santo. Sarà lui
a traghettarci. Chiediamo di
crescere nella certa fiducia della Sua vicinanza e nel sostegno che
ci verrà per andare verso quelle vette dell'amore
che ci appaiono inarrivabili.
Prendiamoci il tempo
per gustare e fare nostra questa preghiera e lasciarci infiammare
dall' Amore:
Voglio amare come te
Signore mio Gesù,
voglio amare tutti coloro che tu ami.
Voglio amare con te la volontà del Padre.
Non voglio che nulla separi il mio cuore dal tuo,
che qualcosa sia nel mio cuore
e non sia immerso nel tuo.
Tutto quel che vuoi io lo voglio.
Tutto quel che desideri io lo desidero.
Dio mio,
ti do il mio cuore,
offrilo assieme al tuo a tuo Padre,
come qualcosa che è tuo
e che ti è possibile offrire,
perché esso ti appartiene.
(Charles de Foucauld)
Spunti
per la preghiera/riflessione
-
- 1). Ricordo momenti in cui, superando la mia ritrosia, ho seguito
un imperativo interiore e mi sono ritrovato nel cuore un fuoco
di gioia?
-
- 2). Verso quali persone oggi
posso mostrare particolare gentilezza e premura?
L'immagine
che vi proponiamo è un mosaico, rappresenta Gesù in mezzo
gli apostoli che insieme
formano un triangolo, Gesù è al vertice, ha in mano il rotolo
della Parola che oggi ci
consegna:"Che vi amiate gli uni gli altri"; è
avvolto nel mantello svolazzante, mosso dal soffio dello Spirito
lambisce e raggiunge gli Apostoli che con amore attira a se! Il
mosaico è di P. Marko Ivan Rupnik S.J., si trova nella cattedrale
San Sebastiano, in Bratislava, Slovacchia.
Cari
amiche e amici che ci sia dato oggi
di sentire l'altro e
la sua diversità
come nutrimento per la
nostra vita.
Come
saprete domani in tutta Italia riprendono le Celebrazioni
Eucaristiche e nella Chiesa di San Michele riprenderanno con il ritmo
consueto, continuiamo con la "Scintilla"
fino alla Festa di Pentecoste.
Vostro
P. Enrico S.J.
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