domenica 29 agosto 2021

Frutti Trentino

Ecco i frutti - risonanze degli Esercizi Spirituali per Famiglie

IN TRENTINO

“Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno,
finché dura questo oggi”(Eb 3,13)

          
 
Siamo tutti più vivi!

Questa una delle ultime risonanze durante la condivisione dei frutti della settimana, dove ciascuna coppia ha raccontato le principali luci delle giornate che si sono snodate tra tempi stabiliti e momenti ‘nuovi’. Tutti insieme su un grande prato, a poca distanza dal gruppo dei bambini e ragazzi con i loro preziosi animatori. Anche la pioggia – che quest’anno in Trentino ogni tanto ha bussato – ha atteso che arrivassero le 16 previste per la conclusione, in modo che tutti potessero regalare una parola.

La condivisione finale ha permesso di ripercorrere i tanti momenti vissuti, i tanti luoghi abitati, i volti, le espressioni, le domande, i dettagli. Dettagli curati che ci hanno accompagnato nel corso delle giornate: dalle meditazioni, alle celebrazioni al pane sempre fresco che abbiamo trovato ad ogni pasto.

Arriviamo nel pomeriggio di domenica 1° agosto. Alcune facce note che vorresti correre a salutare perché non ti vedi da tanto tempo (ma bisogna cambiarsi le scarpe, fare spazio agli altri, non ci possiamo abbracciare…) E molti volti nuovi che cominciamo a conoscere quando ci sediamo in cerchio per la prima volta e accogliamo un gioco proposto dagli animatori. Una palla viene lanciata da una famiglia all’altra – con sempre maggiore vigore – e ad ogni giro una famiglia risponde a una domanda: La vostra musica preferita? Cosa non deve mai mancare a casa vostra? Tre aggettivi per descrivervi… così pian piano si mettono a fuoco i nomi, si prende un po’ di confidenza… Siamo tanti, mai così tanti in Trentino: 14 famiglie, di cui 7 ‘trentine’ e 7 provenienti da altre regioni, dal Friuli Venezia Giulia alla Puglia, passando per Lazio e Lombardia. Anche i bambini e ragazzi sono tanti – ce ne sono di tutte le misure – e subito si avviano, chi più baldanzoso chi più timido, con il gruppo degli animatori che li accompagneranno giorno dopo giorno a conoscersi, a riflettere, a giocare, a diventare loro stessi una ‘famiglia’ che alla fine del viaggio fatica a salutarsi e si dà appuntamento all’anno successivo.

Inizia una settimana che – dice alla fine una coppia – è andata in un crescendo di spiritualità, pace e ritrovata gioia che abbiamo condiviso con voi. Tanti gli ingredienti.

Le immagini che hanno aperto ciascuna mattina di meditazione e preghiera. Immagini che ci hanno interrogato e arricchito mentre ascoltavamo le voci dei compagni di viaggio, piccoli fari di luce e di consapevolezza sulla nostra vita interiore, i nostri desideri e le nostre paure. Le parole delle diverse guide, ognuna con il proprio accento. I colloqui che ci sostenevano quotidianamente. Le testimonianze di alcune coppie che hanno condiviso qualche momento di luce e di fiducia. Il silenzio prezioso e difficile. Le celebrazioni animate da un coro improvvisato e gioioso (chitarre, clarinetto e voci) che continuava a suonare anche dopo la messa, mentre la campana chiamava per la cena. Il rinnovo delle promesse matrimoniali a cospetto di prati e montagne, dei figli e di tutte le altre coppie che, per il solo essere lì insieme, si esortavano (e commuovevano) a vicenda.

Ad accoglierci tutti, la bellissima val di Sella, di prati, boschi, sentieri e ruscelli.

I frutti sono stati tanti. Avere meno timore di esporre le proprie ombre al coniuge. Riconoscere la preziosità dell’intimità e dell’esortazione. Riuscire ad aprirsi – davanti allo sguardo del Signore e dei compagni di viaggio – sbloccando una vicenda familiare che ci tenevamo dentro da anni, con tutta la sua sofferenza. Riscoprire la vocazione ‘ad essere l’uno per l’altro l’abbraccio di Dio’. Vedere i figli in una luce nuova. Sentire uno sguardo di tenerezza su di sé e sulla propria famiglia. Sentirsi riconfermati a essere un angelo per gli altri, in particolare chi si esprime meno. Tornare indietro con la memoria e riscoprire le promesse giovanili. Essere costretti ad abbandonare i programmi e rifocalizzarsi sull’essenziale: l’amore. Riuscire a guardarsi a distanza e prepararsi a srotolare il filo della propria storia. Non voler più contare, ma raccontare i propri giorni. Rinnovare la propria alleanza familiare sotto lo sguardo del Signore. Accogliere la voce del Signore attraverso le parole del coniuge. Vedere una nuova luce illuminare una mancanza. Gustare la liberà interiore data dal sapere che i propri figli erano curati. Sperimentare il bene incarnato nella cura con cui la settimana si è svolta. Pensare di dover risolvere un aspetto e trovarsi ad osservarne un altro. Intravedere il percorso da seguire rientrando a casa…

Siamo ripartiti così, più vivi e più ricchi. Più consapevoli e più desiderosi.

Qualche giorno dopo una coppia ha raccontato così le risonanze che questo tempo ha lasciato nella propria famiglia, risonanze che ci aiutano a raccontare le giornate passate e tenere viva la memoria per le giornate future:

Al centro dell’esperienza il desiderio di vivere la relazione con Dio, partendo dall’ascolto della Parola per sentire la nostra chiamata quotidiana. Questo creando un tempo di preghiera ordinato, da difendere con le unghie se necessario, un luogo dedicato e curato per incontrare Gesù, l’amico che ci cammina accanto, quello che risveglia in noi le domande che muovono il nostro cuore.

Accanto alla luce di un lampione, magari a volte fioca ma sempre viva, la nostra relazione con Dio ci permette di essere vigili e pronti a muovere nuovi discernimenti, a cogliere le aperture fertili a cui siamo chiamati come singoli e come coppia. Al contrario, se ci allontaniamo dalla luce, il nostro cuore si indurisce, si blocca, si crea una divisione tra noi e gli altri, una chiusura che sa di aridità e di desolazione.

Alzare lo sguardo quotidianamente verso la mano di Dio che ha dispiegato e scritto il rotolo della nostra storia, ci consente di cogliere la presenza del Suo Spirito; ricordare quando ci è venuto in soccorso, ci fa sentire amati e crea in noi un senso di fiducia nell’andare avanti.

L’essere centrati su Gesù e rimanere nel Suo Amore produce molto frutto. Ci conduce a imboccare i gradini in salita che ci fanno rimanere una forte foglia verde e ci aiuta ad allontanarci da quelli dell’inganno che ci trasformano in una foglia secca. Crea esperienze di intimità e unità a macchia d’olio, che si espandono dalla coppia e dalla famiglia alla comunità. Ci esorta alla logica della circolarità, nei fatti più che nelle parole, a vincere se stessi per donarci all’altro, per prenderci cura e dare valore all’altro come il più prezioso dei tesori.

Auguriamo a tutti altrettanta ricchezza!

Val di Sella, 1-7 agosto 2021

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