Venerdì 19 giugno 2020
FESTA DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESU'
Amiche
e amici carissimi oggi lasciamoci avvolgere
dall'amabile
tenerezza e forza dell'Amore
di
Cristo!
Testi:
Dt 7, 6 - 11 Sal 102 1Gv 4, 7 - 16
Mt 11, 25 - 30
Siamo
nel XVII secolo e in Francia tra i cattolici prendeva sempre più
forza il Giansenismo. Un movimento che "non
negava nessun dogma in particolare, ma si dimenticava che Dio è
amore, facendo della religione un peso e della morale un insieme di
obblighi" (O. De Bertolis S.J. I primi nove venerdì del mese,
AdP).
Il
Signore stesso intervenne contro una visione rigoristica e fredda che
snaturava il senso del rapporto uomo-Dio come Lui lo aveva impostato
fino dall'Antico Testamento "voglio l'amore e non il
sacrificio" (Os 6,6) citato ben
due volte dall'Evangelista Matteo con l'espressione "Misericordia
voglio e non sacrifici" (Mt
9,13 e 12,7). Stile che aveva definitivamente chiarito con
l'Incarnazione del Figlio "avendo amato i suoi ..., li
amò fino alla fine" (Gv 13,1),
cioè fino all'estremo segno, un punto così alto, che di più non si
può. Il Signore, fedele al suo stile di coinvolgere l'uomo, sceglie
come suo solito qualcuno di insignificante agli occhi dei "ben
pensanti", sceglie una monaca di clausura addetta nella comunità
ai servizi più umili. Si tratta di S. Marguerite-Marie Alacoque che
aveva trovato nel gesuita S. Claude La Colombière un prudente e
saggio padre spirituale. Apparendo a lei: ha mostrato il suo
cuore e ha spiegato, a lei e a tutti
noi, che è un cuore di carne,
che il suo modo di amare è rivestito di sentimenti,
lievitato da emozioni.
-
Un cuore che si muove a
compassione nel vedere
una folla che non ha da mangiare (Mt 15,32);
-
che trasmette amore con
gli occhi quando si trova
davanti il giovane ricco "Gesù fissò lo sguardo su di
lui, lo amò..." (Mc 10,21);
-
che prende per mano
"allora prese il cieco per mano lo condusse fuori dal
villaggio" (Mc 8,21);
-
che si commuove fino al
pianto per la morte
dell'amico Lazzaro "Gesù
scoppiò in pianto"
(Gv 11,35).
Oggi
diremmo, in modo colloquiale, che "sentiva di pancia" ...E
restiamo stupiti: "un amore da Dio",
per noi inarrivabile, che trova per esprimersi manifestazioni che
sono anche le nostre. E come stiamo male quando dentro di noi
sentiamo un amore che vive, che è slancio, che è fuoco e non c'è
possibilità di contatto fisico, di abbracci, di carezze... E' quanto
stiamo vivendo in questo tempo di pandemia.
E, al contrario,
quando ci è dato di incontrare una persona che ci è cara, come ci
fa soffrire una carezza rifiutata, un abbraccio negato, uno sguardo
di indifferenza!
Ecco:
la Festa del Sacratissimo
Cuore di Gesù
vuole risvegliare la nostra percezione dell'amore di Gesù per noi:
- sentirci guardati
con amore, lasciarci da Lui accompagnare sentendo la sua mano sulla
nostra spalla, raccogliere le sue carezze che infondono coraggio al
cuore....;
- e nello stesso
tempo accorgerci di questo suo amore tenero e forte, lasciarlo
fiorire nel nostro intimo perchè si espanda e anche altri godano
della premura di Dio verso ognuno.
Concludendo,
è bello e importante riprendere un
desiderio vivissimo e profondo
nel Cuore
di Gesù,
riecheggiato più volte nei Vangeli: "custodiscili nel
tuo nome... perchè siano una sola cosa, come noi"
(Gv 17,11).
Lasciamoci
accompagnare dal Card. Zuppi Arcivescovo di Bologna, che interpreta
questo desiderio di Gesù nel tempo di pandemia che stiamo vivendo:
"Abbiamo dovuto
riflettere sull'interdipendenza dei comportamenti, sulla natura di
relazione dei gesti tra noi. Se io sono uno sconsiderato e metto in
pericolo qualcuno e scappo, comprometto il suo destino, il mio e
quello degli altri. Questa pandemia ci ha legato in una comunità di
destino" (da Corriere
della Sera 31/5/2020).
Ecco
persino la pandemia nasconde parole del Signore per noi!
Spunti
per la preghiera/riflessione
-
- 1). Mi rendo conto che Dio vede bello in me
(così ripeteva Madre Teresa) e raggiunge proprio me con il suo amore
tenero e instancabile?
-
- 2). Davanti al tanto amore che si posa su di me
mi chiedo come posso almeno un poco ricambiarlo
e anche irradiarlo attorno a
me?
In
questo mosaico vediamo rappresentata la visione che ebbe S.
Marguerite-Marie Alacoque il 2 luglio 1688, in cui vide Gesù, con
il Cuore infiammato, ferito e coronato di spine, che desidera
attirarci a se, così poco amato, circondato a sinistra da Maria sua
Madre e dalle Figlie della Visitazione, e a destra da S. Claude La
Colombière S.J. e San Francesco di Sales, fondatore dell'ordine
della Visitazione e gli angeli fanno da corona.
Siamo invitati, in
particolare oggi, ad accostarci per contemplarLo e chiedere al
Signore di darci un cuore simile al Suo.
Mosaico del Sacro Cuore, Basilica del Sacro Cuore, Cappella di S. Claude La Colombière S.J., 1930, Paray-le-Monial, Francia.
Cari
amiche e amici che ci
sia data oggi la gioia di
essere volto cordiale e disponibile del Cuore amante
di Gesù verso i fratelli.
Con tanto affetto vi
abbraccio Vostro P. Enrico S.J.
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