BUON NATALE!
Carissimi amiche e amici,il Natale, con il figlio di Dio che viene ad abitare in mezzo a noi e si presenta come piccolo bambino, è ormai alle porte.Mi piace sentirmi unito a voi - con cui condividiamo il dono degli esercizi spirituali che ci è dato di vivere e gustare come esperienze dell'intera famiglia - nell'attesa di questo semplice e grande evento, inizio visibile della nostra salvezza.
Vi offro i due momenti della mia preghiera di questi giorni:Il primo è l'espressione di un vuoto e di un'attesa:
la sedia vuota dipinta da Van Gogh lo manifesta
La sedia di Gauguin - Vincent van Gogh 1888 - National Gallery - Londra
|
Quella sedia, semplice ma ben rifinita, è il tuo cuore, è il mio cuore, è il grembo della tua famiglia.I due libri buttati lì in disordine sono quello che sappiamo, quello che abbiamo e che non ci basta.Ma c'è anche una piccola fiamma vibrante che brilla e rimane accesa: è il nostro cuore che non si rassegna e arde del desiderio che quel posto venga occupato da Chi può riempire, senza delusioni, la nostra vita.Il secondo: davanti al Figlio di Dio che è nato mi fermo a fissarlo, stupito, quasi incredulo, ma con nel cuoretanta pace profonda che si colora lentamente di immensa gratitudine.Karl Rahner, grande teologo gesuita del novecento, ci guida in questa breve e intensa contemplazione."Dio è venuto. È qui. E di conseguenza tutto è diverso da quello che a noi appare.Noi siamo chiamati a contemplare in tutto il suo splendore il volto stesso di Dio.Proclamare che è Natale significa affermare che Dio, attraverso il Verbo fatto carne,ha detto la sua ultima parola, la più profonda e la più bella di tutte;l’ha immessa nel mondo e non potrà più riprendersela,perché si tratta di un’azione decisiva di Dio,perché si tratta di Dio stesso presente nel mondo.Ed ecco ciò che dice questa parola: “Mondo, ti amo! Uomo ti amo!” …Questa parola d’amore fatta carne viene a dirci che fra il Dio eterno e noi deve stabilirsiuna comunione personale la cui intimità è quella di un faccia a faccia e di un cuore a cuore,una comunione personale la cui esistenza è già un fattoda quando il Figlio di Dio ha aperto gli occhi alla luce di questo mondo".Sentendomi in una particolare consonanza con i miei confratelli che condividono la gioia di guidare i vostri esercizi spirituali, sento di poter interpretare anche i loro sentimenti di affetto e di auguri per voi.Con la speranza di poterci presto sentire e magari abbracciare nel benedetto fine settimana del 27-28 gennaio,vi abbraccio forte
p. Enrico sj
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.