Una lunga strada per le famiglie desiderose di vivere il Vangelo,
che ha portato numerosi e sorprendenti frutti.
Un piccolo pensiero per ringraziare
tutte le famiglie degli Esercizi Spirituali, quelle che hanno
partecipato all'incontro di verifica/programmazione di gennaio a
Roma, ma anche tutte le altre che ci hanno sostenuto con la preghiera
e con il loro contributo anche se non fisicamente presenti.
Perché sono davvero tante le famiglie
della nostra famiglia degli EESS, aumentate in modo impressionante
negli ultimi anni e variopinte nella loro diversità di situazione,
di provenienza e di personalità.
Questa diversità è una delle
ricchezze della nostra esperienza, che vorrei sottolineare come
tratto importante e significativo. Anche dal punto di vista
spirituale, non siamo tutte famiglie di formazione gesuitica, in
molti casi abbiamo appreso che cosa fossero gli Esercizi Spirituali
la prima volta che li abbiamo fatti come famiglia. Talvolta gli stessi sposi hanno vedute
differenti in tema di fede. Ma abbiamo scoperto insieme un nuovo
modo per approfondire la nostra vita spirituale: non soltanto come
singoli, ma come famiglia, come soggetto composto e complesso. Per arrivare a questo abbiamo camminato
per una lunga strada, che ha visto prima lo studio di un percorso di
coppia e poi di intera famiglia, comprensiva dei figli, non più
avvertiti come ostacolo alla preghiera e alla concentrazione, ma come
nuova via, nuova porta, per la relazione con Dio. Così i bambini, ma
anche i ragazzi più grandi sono stati “contagiati” dal clima di
preghiera e di riflessione, hanno costruito i loro percorsi
spirituali con le stesse parole guida e gli stessi riferimenti
biblici che seguivano gli sposi.
Ma l'audacia dell'esperienza vissuta in
seno agli Esercizi Spirituali per famiglie si è spinta ancora oltre:
reinterpretare il metodo ignaziano non soltanto con riguardo al
soggetto che “riceve” gli esercizi, ma anche in parte con
riguardo a chi li “guida”: valorizzare la coppia degli sposi fino
a farli diventare guida l'uno per l'altro, attraverso il confronto e
il dialogo sincero. Riscoprire la dignità e le potenzialità del
Sacramento del Matrimonio anche dal punto di vista spirituale: la
“persona plurale” - come è stata definita poi
da Umberto Bovani, sulla scorta anche dell'esperienza offerta dagli
EESS per famiglie – ha una potenzialità spirituale in divenire che
può portare gli sposi ad essere guida reciproca, che non attende
dall'esterno ogni indicazione, ma che l'accoglie e la rielabora in
autonomia. Questo porta ad uno sdoganamento e a un
rinnovamento della posizione che la coppia e la famiglia rivestono
all'interno del metodo degli Esercizi Spirituali, che vengono così
vissuti e applicati in modo originale a partire dalla situazione
esistenziale della comunità/famiglia. In questi dodici anni di esperienza, si
sono moltiplicati i luoghi in cui si svolgevano gli EESS, la
richiesta da parte di nuove famiglie si è moltiplicata e tuttora non
si sa bene come far fronte a quanti bussano a questa esperienza,
confidiamo totalmente nella Provvidenza.
Siamo grati a Padre Enrico Deidda che
ha avuto il coraggio di scommettere su questa esperienza e tanto
tempo e affetto ha dedicato e dedica a tutti noi. Ma anche ai
numerosi religiosi che ci accompagnano in questo cammino e ci danno
il loro insostituibile sostegno. E' bello vedere come anche sacerdoti
e religiose di diversi ordini si sono impegnati in questo cammino di
famiglie, segno ulteriore di come il metodo di S. Ignazio, vissuto
come impronta e forma spirituale, più che come metodo puntuale, sia
una intuizione sempre attuale e piena del respiro di Dio.
Accogliamo come un segno della presenza
dello Spirito anche la vicinanza di Umberto Bovani, incaricato dai
Padri gesuiti di coordinare le nuove esperienze spirituali delle
famiglie, che in questi stessi anni ha portato avanti un'esperienza
molto importante, anche se in parte diversa, di spiritualità
familiare e laica. Le sue parole, che richiamano e confermano quanto
da noi sperimentato “sul campo” (a volte di battaglia...) in
questi anni, ci danno vigore e ci confortano.
Un abbraccio a tutti.
Liliana da Firenze
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