Un saluto ad una persona speciale: Nonna Luisa.
«Quanto ci hai aiutato a vivere ognuna delle nostre vite.
In
ognuno di noi c’è un po’ di te!»
Riprendendo, e un po’ ribaltando, un famoso adagio partenopeo, possiamo
proprio dirlo: I nonni... so' pezzi 'e
core!
Vi riportiamo di seguito la lettera che il nostro amico Peppino e la sua famiglia ha
dedicato alla cara nonna Luisa.
Sant’Arpino, 1 Marzo 2015
Cara Nonna Luisa,
dopo averci dato l’orgoglio di poter dire che avevamo una
nonna e una bisnonna che aveva superato il “complisecolo”, ci hai lasciato, alla
tua maniera, con discrezione, come la fiamma che si spegne dopo aver a lungo
illuminato la stanza di luce calda, sicura e splendente, consapevole di aver
esaurito il suo compito.
Che privilegio vedere in te una vita compiuta con la grazia
di Dio! Ci hai dispensato baci, carezze e benedizioni fino all’ultimo secondo. Con la dolcezza del tuo sorriso e della tua voce, ci
rispondevi con quelle due parole che erano per noi un balsamo: “gioia” e
“zucchero”.
Hai voluto fare in modo che ti dessimo l’ultimo saluto di
domenica, nel giorno del Signore, quello che tu hai sempre santificato fino a
quando ne hai avuto la forza. E così sei ancora un esempio, come quando ci insegnavi
“le cose di Dio” educandoci alla fede cristiana, con le tue instancabili preghiere
recitate in un latino storpiato e pieno di devozione, prima scandite e poi man
mano sussurrate. Sei stata tu il nostro catechismo.
Raccontare quanto hai fatto per noi è un’impresa impossibile
e sappiamo che Dio, regalandoci la tua presenza così a lungo, ci ha riservato
un dono di valore inestimabile. Le tue canzoncine, i tuoi racconti, i tuoi
indecifrabili proverbi, ... quanto ci hai fatto sorridere nonna, quanto ci hai
fatto compagnia, quanto ti sei lasciata prendere in giro pur di stare al gioco
dei nostri scherzi, quanto ci hai aiutato a vivere ognuna delle nostre vite. In
ognuno di noi c’è un po’ di te!
Nonna tu sei la più forte di tutte e noi vogliamo salutarti
col sorriso, anche perché, come ha detto una tua pro nipotina, non dobbiamo
essere tristi: sei sicuramente in Paradiso e immaginiamo che tu sia arrivata lì accolta con lo stesso
sorriso altrettanto luminoso della zia Antonietta e da una battuta arguta di
zio Tonino. Ma ci piace soprattutto pensare che dopo più di mezzo secolo,
tu abbia trovato ad aspettarti, per poterti riabbracciare, il tuo amatissimo
Peppino.
Cara nonna, tu non lo sai ma ci hai fatto sognare con
quell’amore che ha sfidato il tempo e la morte: noi non abbiamo conosciuto il
nonno, ma abbiamo imparato ad amarlo come una persona speciale grazie alle
lacrime che ti bagnavano gli occhi ogni volta che le tue labbra pronunciavano
il suo nome. Noi abbiamo imparato i suoi valori attraverso di te, perché voi
eravate una persona sola. Voi ci avete testimoniato che l’Amore Vero, unico, fedele
ed esclusivo, esiste. Il vostro è stato l’amore delle favole che diventa realtà,
quello che davvero dura “per sempre”... come “per sempre” resti ora tu accanto
a noi e continui a proteggerci e guidarci, finalmente assieme al Nonno.
Ciao, nostra dolcissima “zuccarella”, da oggi
il Paradiso sarà più dolce perché tu starai già dispensando le tue immancabili
caramelle, a tutta la schiera degli Angeli e dei Beati.
Peppino, Cinzia, Raffaele e Marida Dell'Aversana
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