domenica 3 maggio 2020

I messaggi di padre Enrico - Dopo Pasqua #48

Domenica 3 maggio 2020

Domenica della IV settimana di Pasqua

Amiche e amici carissimi e preziosi luminoso giorno del Signore,
tutto da gustare in compagnia della Madonna!

Testi: At 2, 14 . 36 - 41 Sal 22 1Pt 2, 20 - 25 Gv 10, 1 - 10

Oggi è la giornata del Buon Pastore, ma è anche la prima domenica del mese di maggio, il mese dedicato per eccellenza a Maria. Certamente Gesù sarà contento se fissiamo lo sguardo sulla Madre!
In questo tempo pasquale le prime letture della Messa, attraverso le pagine degli Atti degli apostoli, ci riportano con continuità agli esordi della Chiesa, presentandoci un paradigma vivo della Comunità di credenti di ogni tempo. In particolare prendo lo spunto-base da un breve passo degli inizi, quando, dopo l'Ascensione di Gesù al cielo, gli apostoli ritornano al Cenacolo pensierosi e trepidanti, perché più soli, (si è chiusa, con l'Ascensione, anche la fase delle apparizioni del Risorto), "Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la Madre di Gesù ..." (At 1,14). Anche noi con questo umile strumento delle "scintille" abbiamo costituito, anche se lontani gli uni dagli altri, spesso senza neppure conoscerci ma animati dalla stessa ricerca di fede, una comunità in preghiera per chiedere speranza. E Maria è stata la silenziosa e fervida animatrice che ci ha accompagnato passo passo. Sento che è bello in questo 50° suggerimento per la preghiera deporre il cammino delle "scintille", da noi insieme compiuto, nelle mani tenere e premurose di Maria.
Dal testo degli Atti della liturgia di oggi vorrei raccogliere due parole che riportano due atteggiamenti essenziali per la nostra vita di fede, che Maria, con il suo esempio e con la sua guida materna, ci aiuterà ad assumere sempre più consapevolmente.
- Atti 2,37 Al riconoscersi responsabili della crocifissione e morte di Gesù, coloro che ascoltavano "si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli <che cosa dobbiamo fare, fratelli?>”. Che non ci stanchiamo mai di fissare lo sguardo sul Crocifisso, e che ogni volta il nostro cuore si senta nuovamente ferito, ferito dall'amore travolgente che Gesù ha avuto per me. E questo ci porti a cercare, a muovere la nostra vita, con operatività grata e generosa.
- All'inizio della pagina di oggi ecco che "Pietro con gli undici si alzò in piedi e a voce alta parlò". Stupendo questo alzarsi tutti insieme, anche se uno solo farà sentire la sua voce; segno formidabile di una unità che si vede. Così nelle famiglie, in ogni comunità ci sia la capacità di essere e camminare insieme, e non importa se c'è uno che parla o che, per il suo compito, è sul candelabro e gli altri stanno sotto a portarlo sulle spalle, e nessuno li vede. La comunione è la forza di armonizzare le differenze orientandole verso l'obiettivo comune. Ieri Papa Francesco nella Messa a Santa Marta ha pregato per i governanti ai vari livelli : "Quando ci sono differenze fra loro capiscano che nei momenti di crisi, devono essere molto uniti per il bene del popolo, perché l'unità è superiore al conflitto". E Maria, che è maestra nel tenerci uniti, ci guidi nel tessere instancabilmente, con lucidità e umiltà, i fili di comunione. Oggi vi propongo questa preghiera di P. Louis de Grandmaison S.J. 1868-1927.

Un cuore simile al Tuo
 
Santa Maria, Madre di Dio,
conservami un cuore di fanciullo,
puro e trasparente come acqua sorgiva.
Ottienimi un cuore semplice,
che non assapori la tristezza;
un cuore magnifico nel donarsi,
tenero alla compassione;
un cuore semplice e generoso,
che non dimentica alcun beneficio
e non serba alcun rancore per nessuna offesa.
Donami un cuore dolce e umile,
che ama senza chiedere contraccambio,
felice di nascondersi in un altro cuore
dinanzi al Tuo Figlio Divino;
un cuore grande ed indomabile,
che nessuna ingratitudine possa chiudere,
nessuna indifferenza possa stancare;
un cuore tormentato dalla passione
della gloria di Gesù Cristo,
ferito dal Suo amore di una ferita
che non potrà guarire che in Cielo. Amen.

 
Spunti per la preghiera/riflessione

- - 1). Che rapporto ho con la Madonna; ho i miei momenti in cui la invoco, la ringrazio; da quali suoi esempi mi sento più attratto/a? In che cosa vorrei imitarla di più?

- - 2a). Accogliere e rispondere all'amore di Gesù, guardandolo sulla croce e Risorto;

- - 2b). Cercare una più profonda e concreta vicinanza con il prossimo, li sento come elementi insostituibili per il mio cammino di fede?
In questo momento su quale dei due, in particolare, lo Spirito mi invita a investire le mie energie?

In questa icona vediamo Maria, Madre di Gesù e Madre nostra seduta su un trono, che non vuole dire distanza o superiorità ma accoglienza e servizio, circondata dagli apostoli in preghiera, momento atteso e privilegiato della Chiesa che si andava formando. Colpisce l'unità e l'armonia, fatta di sguardi e di un muto dialogo, di cui però ci sembra di percepirne le parole. Se tu fossi lì con loro, quale posto sceglieresti? Cosa vorresti dire a Maria, agli apostoli?

Cari amiche e amici che ci sia donato oggi di trovare un tempo di preghiera e intimità con Maria. Oggi concludiamo un intenso percorso di 50 passi. Ed è bello e doveroso per noi dire tutti insieme (voi che le avete ricevute noi che le abbiamo inviate) il nostro sentito grazie al Signore. Domani riprendono diverse attività e riapre anche la nostra Chiesa, se riusciamo con "le scintille" non stacchiamo del tutto, ma proviamo fino al 18 a inviarle due volte la settimana, giovedì e domenica. Ancora Buona domenica a tutti.

Vostro P. Enrico S.J.

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